Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’INAIL nei primi 10 mesi del 2020 sono state 1.270, a fronte delle 421.497 denunce di incidenti sul lavoro. (fonte www.inail.it)
Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è vigente il D.Lgs. n. 81 del 2008 che regola e detta indirizzi per creare nei lavoratori una idonea cultura della prevenzione infortuni.
Tutti i lavoratori devono essere consapevoli del proprio ambiente di lavoro, conoscere l’uso dei dispositivi di sicurezza e rispettare le indicazioni del R.S.P.P. (responsabile servizio prevenzione protezione).
Consapevolezza del pericolo e massima attenzione sono indispensabili per evitarlo.
Diverse le cause:
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (detto anche R.S.P.P.) è una persona, in possesso delle capacità e dei requisiti professionali descritti nell’art. 32, designata dal datore di lavoro, al quale risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, come da Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n.81, articolo 2.
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione partecipa, assieme al medico competente del lavoro ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, alla riunione periodica indetta annualmente dal datore di lavoro.
Il R.S.P.P. è obbligato a frequentare un corso di formazione iniziale, con esame di valutazione finale, e un corso di aggiornamento ogni 5 anni.
Il sottoscritto ritiene opportuno che il R.S.P.P. faccia quanto segue:
Tutto quanto sopra serve per creare uno storico degli incidenti accaduti e capire come migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.