Medico competente: le domande che riceviamo più spesso

Come abbiamo già avuto modo di spiegare non si può parlare di lavoratori senza addentrarsi nel mondo della sorveglianza sanitaria. Allo stesso tempo quando si affronta questa materia, fare riferimento al medico competente è d’obbligo. Oggi proveremo ad approfondire questa figura a noi molto vicina.

Chi è il medico competente e chi lo nomina

Il medico competente può essere un libero professionista o dipendente di una struttura sanitaria.

È nominato dal datore di lavoro e, stando a quanto stabilito dal D.lgs 81/08, si occupa di svolgere attività di sorveglianza e visite mediche per monitorare la buona salute dei lavoratori.

Grazie ai percorsi di consulenza su Sorveglianza Sanitaria e Medicina del Lavoro per aziende da noi sviluppati, abbiamo l’opportunità di lavorare a stretto contatto con questa figura:

  • ci occupiamo della sua assunzione per conto delle aziende;
  • gestiamo l’organizzazione delle visite mediche;
  • organizziamo le procedure mediche per le trasferte e visite straordinarie per l’estero.

Gtp è, a tutti gli effetti, un supporto per il medico competente.

Pertanto in questo articolo proveremo a rispondere a tutte le domande che riceviamo su questa professione.

Che formazione deve avere il medico competente?

Il D. lgs. 626/94, poi il D. lgs. 277/91 e infine il decreto legislativo 81/08 stabiliscono che il medico competente deve:

  • avere una specializzazione in medicina del lavoro o in igiene e medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica;
  • aver svolto docenza di medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica, ma anche tossicologia e igiene industriale, fisiologia e igiene del lavoro o clinica del lavoro;
  • avere l’autorizzazione in base all’art. 55 del decreto legislativo del 15 agosto 1991, n. 277, il cosiddetto medico autorizzato ai sensi della 277.

Che differenza c’è tra un medico competente e un medico di base

Il medico di base, detto anche di famiglia, è chiamato a stabilire il benessere dell’individuo. Il medico competente, invece, deve valutare i rischi che l’ambiente di lavoro ha per il lavoratore e assicurarsi che tale ambiente non causi malattie.

Quando è obbligatorio il medico competente?

La nomina del medico competente è obbligatoria nei casi in cui i lavoratori siano esposti a rischi chimici, di rumori, vibrazioni, movimentazione manuale di carichi, esposizione ad agenti pericolosi.

La figura del medico competente resta obbligatoria anche con lavoratori videoterminalisti che superano le 20 ore di lavoro settimanali e i lavoratori notturni.

Il dipendente può richiedere la una visita del medico competente?

Sì, può farlo nel caso in cui ravvisi rischi per la sua salute o le condizioni di lavoro peggiorino a causa della mansione svolta. Al giudizio del medico competente è ammesso ricorso, da parte del dipendente, all’organo di vigilanza territoriale che conferma, modifica o revoca il giudizio.

Dalle risposte a queste poche ma fondamentali domande, selezionate tra quelle ricevute, possiamo ancora una volta evincere l’importanza che il medico competente ricopre per le aziende, che se ne servono, e per il lavoratore che sempre, in ogni momento, deve essere tutelato nello svolgimento delle sue mansioni.

Hai ancora altri dubbi o ti piacerebbe porci nuovi quesiti su medico competente e sorveglianza sanitaria? Scrivici, saremo felici di aiutarti.

GTP S.r.l., azienda leader nel settore della Sicurezza sul Lavoro, si pone al fianco delle aziende per garantire

l’osservanza della normativa vigente. Tra i servizi nell’Ambito del Decreto Legislativo 81/08 legati alle

attività di Prevenzione e Protezione dei Rischi nei Luoghi di Lavoro e di consulenza tecnico-ingegneristica,

GTP offre una vasta gamma di soluzioni formative sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Per ulteriori informazioni contattaci alla mail formazione@gtp-site