Scopo e obiettivi della prevenzione incendi
Scopo della prevenzione incendi è prevedere l’andamento dei fumi in alcuni scenari di incendio rappresentativi delle condizioni connesse alla destinazione d’uso dell’edificio, al fine di individuare e verificare l’efficacia di una protezione passiva e/o l’efficacia di un impianto di ventilazione meccanica e di evacuazione fumo e calore dimensionati per garantire la fruibilità del sistema di vie d’uscita nei tempi progettati e/o previsti di esodo.
A tal fine, l’obiettivo principale dei sistemi previsti è quello di fare in modo che gli occupanti nelle fasi di evacuazione non siano esposti ad effetti dell’incendio tali da pregiudicare la sicurezza.
È incontrovertibile che ottemperando ai sistemi previsti dalla specifica normativa vigente si ottengono i risultati richiesti e il raggiungimento dei due fondamentali obiettivi prefissati: tutela della vita umana e salvaguardia dei beni.
La relazione antincendio
Fase fondamentale della progettazione è la stesura della relazione tecnica antincendio, dove, oltre all’analisi vera e propria dei rischi presenti nell’attività, si determina la necessità e l’incidenza delle cosiddette “strategie antincendio” per contrastare l’insorgere di un incendio.
Un’identificazione essenziale, come stabilito dal DM Interno 4 maggio 1998 è data dalla differenziazione delle attività soggette al controllo, in altre parole da quelle non regolate da specifiche disposizioni antincendio, denominate A, e dalle attività normate, o meglio regolate da specifiche disposizioni antincendio, denominate B. Ininfluente, ai fini della disposizione caratteriale dell’attività, è la denominazione C in quanto riferita ai soli interventi, di tipo edilizio, eventualmente apportati ad un’attività A o B.
È determinante l’inserimento iniziale in specifiche tabelle di vari dati riferiti all’edificio dove opererà l’attività, come la destinazione d’uso dei locali, le quote planimetriche e volumetriche, le caratteristiche strutturali, ecc.
A titolo indicativo si riporta l’utilità di alcuni dati di base necessari:
- Destinazione d’uso degli ambienti:
- Individuazione delle aree a rischio specifico;
- Individuazione del livello di rischio;
- Superficie degli ambienti:
- Determinazione del carico d’incendio;
- Determinazione della densità di affollamento;
- Determinazione del numero degli estintori necessari;
- Calcolo della superficie di aerazione naturale e/o meccanica necessaria;
- Volume degli edifici:
- Determinazione della consistenza dell’attività;
- Classificazione;
- Caratteristiche strutturali:
- Individuazione della resistenza al fuoco degli elementi;
- Numero complessivo del personale presente:
- Calcolo del numero delle uscite di sicurezza necessarie, superficie complessiva dell’attività, superficie dei compartimenti.
Nel corso della stesura della relazione si manifesterà la necessità di individuare il livello di rischio presente nell’attività. Tale livello potrà essere classificato, preliminarmente, in base alla destinazione d’uso del fabbricato specifico e precisamente:
- LIVELLO DI RISCHIO BASSO
- Edifici di civile abitazione
- Asili, scuole, palestre
- Uffici privati e di pertinenza alle attività industriali
- LIVELLO DI RISCHIO MEDIO
- Attività artigianali generiche
- Depositi generici
- Attività industriali generiche
- Attività commerciali
- Uffici pubblici
- Alberghi
- Autorimesse
- Locali di pubblico spettacolo
- Musei, biblioteche, archivi.
- LIVELLO DI RISCHIO ELEVATO
- Attività industriali dove s’impegnano e/o detengono sostanze e/o materiali altamente infiammabili e/o combustibili
- Attività commerciali con immagazzinati e/o esposti grossi quantitativi di materiali combustibili o sostanze infiammabili
- Depositi di grande metratura con immagazzinati materiali combustibili
- Depositi di sostanze infiammabili
- Depositi di oli minerali e GPL
- Distributori di oli minerali e GPL
Valutazione dei rischi d’incendio
Il livello di rischio viene classificato correttamente in seguito alla valutazione dei rischi effettivamente presenti.
- Analisi per l’identificazione dei più probabili rischi d’incendio dovuti alla presenza di materiali combustibili e/o infiammabili, di sorgenti d’innesco, di particolari lavorazioni, di carenze impiantistiche.
- Analisi per l’identificazione dei più probabili rischi di propagazione degli incendi dovuti alle caratteristiche costruttive degli edifici e degli arredi nonché alle relative ed eventuali carenze ai fini della sicurezza antincendio.
- Analisi per l’identificazione di lavoratori e di altre persone esposti a rischi d’incendio dovuti anche ed eventualmente a evidenti carenze organizzative e gestionali.