Incendio doloso: la valutazione delle cause

Succede spesso durante l’estate di trovarsi ad ascoltare notizie di incendi che divampano distruggendo interi polmoni verdi, o a guardare immagini di fiamme indomabili, molte volte non troppo lontane da un luogo che conosciamo benissimo. Al di là della stagione, però, quello che sappiamo con certezza è che ogni incendio è una tragedia capace di mettere in pericolo le nostre stesse vite; quello che forse non sappiamo è che gli incendi non sono tutti uguali.

Incendio doloso e incendio colposo

Quando si parla di incendio, generalmente viene fatta distinzione tra incendio colposo e incendio doloso.

Appartengono alla prima categoria gli incendi causati da un comportamento sconsiderato e disattento, ma non volontario, come, ad esempio, gettare un mozzicone di sigaretta nel fogliame. Si identificano invece come incendi dolosi quelli generati intenzionalmente, a volte guidati da logiche economiche, intimidatorie, istinti piromani.

È importante, tuttavia, sapere che provocare un incendio volontariamente vuol dire essere perseguibili dal codice penale.

Incendio doloso: il punto di vista dell’ingegnere Corbo

Sono molti i casi di incendio doloso arrecati dagli assicurati allo scopo di riscuotere il risarcimento dell’assicurazione, per i quali vengono denunciati piromani sconosciuti. La valutazione delle cause dell’incendio doloso è un’operazione piuttosto complessa che deve essere svolta in team, con il coinvolgimento di specialisti.

Pertanto per l’analisi tecnico-investigativa è essenziale il ruolo della Fire lnvestigation, attività investigativa che riguarda l’esame degli episodi legati agli incendi con la finalità di determinarne le cause.

Al giorno d’oggi gli incendi dolosi sono in aumento. L’individuazione dei casi di incendio doloso può risultare solo dall’indagine approfondita di tutti gli incendi. Attualmente, i vigili del fuoco svolgono un ruolo vitale nelle indagini sugli incendi. Infatti sono i primi ad arrivare sulla scena dell’incendio e avvertono le competenze più adatte: poliziotti, medici legali. Quindi fino all’arrivo di questi ultimi, i vigili del fuoco saranno i loro occhi e le loro orecchie; ciò che vedranno e sentiranno sarà la chiave del futuro successo . Gli “investigatori del fuoco” dovranno essere consapevoli delle informazioni raccolte dai Vigili del Fuoco.

Ho esaminato oltre 100.000 atti afferenti incendi avvenuti in Italia dal 2014 al 2019 che per entità del danno, morti e feriti coinvolti, estensione e durata dell’intervento dei VV.F. sono stati segnalati con fonogramma alle autorità competenti,compresa la Magistratura, dai Comandanti Prov.li dei VV .F. Ho potuto così accertare che gli incendi dolosi in Italia sono molti più di quelli indicati nelle statistiche disponibili realizzate dall’ISTAT, dai Vigili del Fuoco e dalle Guardie Forestali (incendi boschivi).

Secondo le statistiche dei Vigili del Fuoco circa il 70 % degli incendi è di origine non accertata .

Le conseguenze della determinazione della causa agiscono direttamente sulla liquidazione del danno e sulla possibilità di prevenirlo. La situazione in Italia del fenomeno dei danni dolosi non è molto chiara e pertanto sarebbe auspicabile un maggior sforzo tecnico-scientifico-legale e una maggiore collaborazione di autorità statali e compagnie di assicurazione per approfondire gli accertamenti che permettano di individuare l’effettiva causa di incendio.

Un’accurata analisi tecnico-investigativa dell’evento, condotta da specialisti della materia, con metodi e strumenti professionalmente  ineccepibili, oltre a consentire una fedele ricostruzione della dinamica del sinistro può identificare importanti elementi indicatori utili a stabilire la causa e le eventuali responsabilità. Non solo, essa permette di scoprire gli incendi dolosi e, conseguentemente, di contrastare il fenomeno delle frodi assicurative.


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