Migliaia di interventi da parte dei Vigili del Fuoco per incendi divampati in aziende: le statistiche annuali riportano cifre consistenti. L’incolumità dei lavoratori, ma anche la conservazione e la salvaguardia dei beni aziendali rappresentano la preoccupazione di ogni datore di lavoro.
La prevenzione ma soprattutto una buona formazione del personale addetto sono i punti fondamentali di salvaguardia della salute dei lavoratori e degli investimenti materiali: un Documento di Valutazione dei Rischi stilato in maniera puntuale e completa e i corsi di formazione per gli addetti antincendio rappresentano le due risorse primarie in caso di emergenza.
La GTP, azienda leader nel settore della sicurezza sul lavoro, offre tra i suoi servizi consulenze per la redazione del DVR, analisi tecniche volte alla progettazione di impianti antincendio (o al suo adeguamento), supportando le aziende con corsi di formazione per gli addetti, incluse prove pratiche di esodo ed esercitazioni di evacuazione.
Prevenzione incendi e regole di sicurezza: il ruolo chiave del Documento di Valutazione dei Rischi
Prima di esporre nel dettaglio le regole di buona condotta generale, che possono dirsi universali e valide per ogni situazione di emergenza, è bene sottolineare come ogni luogo di lavoro abbia i suoi parametri di sicurezza e comportamenti in caso di incendio: caratteristiche architettoniche, tipologia di impianto, presenza di determinati materiali, grandezza dell’azienda in sé e numero di dipendenti sono solo alcuni dei particolari che differenziano un’impresa da un’altra e quindi le misure di sicurezza specifiche da adottare.
In questo senso il Documento di Valutazione dei Rischi rappresenta, oltre che un obbligo di legge (art. 17 D. Lgs. 81/08), un vademecum fondamentale per stabilire i parametri di sicurezza aziendale e i comportamenti in caso di necessità: il datore di lavoro, supportato da tecnici specializzati, redigerà questo importante documento basandosi su tutte le caratteristiche che rendono la sua azienda a basso, medio o alto rischio.
Corsi di formazione e prove pratiche: il ruolo dei lavoratori
Un incendio è un evento in cui la consapevolezza di sapersi comportare in maniera adeguata può rappresentare il discrimine tra la salvezza e la morte (propria e altrui): la preparazione di ogni lavoratore è fondamentale per la sicurezza di tutti.
I corsi offerti dalla GTP includono la formazione specifica degli addetti antincendio, i suoi aggiornamenti, ma anche tutte quelle prove tecniche che riguardano la totalità dei dipendenti, come le esercitazioni di evacuazione.
Ogni lavoratore deve essere a conoscenza del piano di esodo, dell’ubicazione delle uscite di emergenza, degli estintori e dei punti di raccolta.
Incendio in azienda: come comportarsi?
In caso di incendio, bisogna prima di tutto mantenere la calma, dando l’allarme (comunicandolo agli addetti specializzati e/o chiamando il 115) e valutare se si è in grado di utilizzare l’estintore più vicino: in caso contrario, bisogna allontanarsi il prima possibile, chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi verso il punto di raccolta stabilito dal piano di emergenza.
I primi a dover evacuare l’edificio in cui si è sviluppato l’incendio sono i lavoratori collocati in uffici o postazioni sovrastanti o comunque prossime alle fiamme.
Nel caso in cui l’incendio si trovi nei piani inferiori bloccando i dipendenti, è buona norma dirigersi in colonna verso la terrazza (può essere buona prassi di gruppo tenersi per mano): se la situazione non è critica è raccomandato aprire i serramenti dell’ultimo piano del vano scale. Così facendo si facilita lo smaltimento dei fumi caldi dell’incendio e si migliora, nei primi momenti, l’evacuazione dello stabile.
Nel caso in cui ci si trovi bloccati in una stanza, si consiglia di chiudere la porta e sigillare le fessure con panni e indumenti (evitando i materiali sintetici), meglio se bagnati: una porta chiusa correttamente resiste alle fiamme fino a 15 minuti. Inoltre si raccomanda di allontanare dalla porta la mobilia combustibile e segnalare la propria presenza dalla finestra: ove possibile si può uscire in balcone.
In generale è buona norma privarsi degli indumenti sintetici e camminare chini coprendosi la bocca con un fazzoletto o panno bagnato: i fumi velenosi infatti tendono a salire verso l’alto. Non utilizzare ascensori e montacarichi e non percorrere le vie di esodo in direzione opposta ai normali flussi di evacuazione (o scendono tutti o salgono tutti): tutte le porte di scale protette, a prova di fumo, dopo l’utilizzo devono essere chiuse.
Se non si è preparati non tentare di estinguere un incendio con le dotazioni esistenti (estintori) o fisse (idranti), specialmente quando le fiamme hanno forte intensità espansiva.
Raggiungere le uscite di emergenza o i punti di raccolta seguendo il piano di evacuazione aziendale e aspettare i soccorsi, seguendo nel frattempo le istruzioni degli addetti antincendio.
Come agire in caso che l’incendio coinvolga una persona
Uno degli eventi più critici in caso di incendio avviene sicuramente quando ci si trova di fronte ad una persona avvolta dalle fiamme: sapersi comportare in questo caso può rappresentare indubbiamente la linea di confine tra la vita e la morte.
Bisogna innanzitutto evitare che la persona, presa dal panico, corra, affinché l’aria non alimenti le fiamme. Bisognerà invece forzarla a rimanere a terra, dove si cercherà di soffocare l’incendio con coperte e indumenti. Quando possibile si può provare a strappare via i vestiti, soprattutto se di materiale sintetico. Fondamentale evitare di utilizzare un estintore a CO2 (anidride carbonica), che può provocare all’infortunato soffocamento e ustioni.
Una volta che la situazione di emergenza è rientrata, se è possibile riprendere la via di fuga con la persona coinvolta verso il punto di raccolta, altrimenti attendere l’arrivo dei soccorsi, assicurandosi di seguire le linee guida di emergenza descritte precedentemente.